Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, è stato ospite del ‘Processo del lunedì’ su Rai 3. È stata l’occasione, per il dirigente dei campioni d’Italia, per fissare gli obiettivi stagionali: nonostante l’avvio di stagione tutt’altro che esaltante, l’obiettivo minimo della Juve rimane quello di conseguire la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, Massimiliano Allegri è avvisato.
“Di sicuro – esordisce – dobbiamo arrivare fra le prime tre e qualificarci almeno per la Champions League. Poi è nel DNA della Juve lottare sempre per il massimo. Arrivare più in là del terzo posto, però, rappresenterebbe sicuramente una grande sconfitta. Lo scudetto? Abbiamo ancora delle speranze ma va detto che quest’anno ci sono avversarie forti, più che negli anni passati”.
Ci sono ancora da giocare 26 partite con tanti punti in palio, anche se lì davanti ci sono delle squadre che stanno tenendo un gran ritmo. Solo affrontando ogni partita come una finale, Allegri e i suoi possono sperare di raggiungere le squadre che al momento stanno facendo le lepri:
“Noi abbiamo da sfruttare più possibilità, rimangono tante partite da giocarsi, credo che sia un’impresa più facile rispetto a quella di Valentino (Rossi, ndr). C’è stato un momento in cui evidentemente certe qualità sono venute meno ed è giusto esprimere questo richiamo forte da parte di chi rappresenta i valori del club, come Buffon”.
Rimonta possibile, dunque, secondo Marotta, anche se le favorite allo stato attuale delle cose sono altre:
“La Roma – ammette – ormai si è consolidata come avversario di alto livello. Rispetto alle stagioni passate è l’Inter la squadra che forse era meno accreditata all’inizio di stagione ma che in realtà può diventare una seria candidata a vincere. Pur avendo realizzato solo 12 gol, ne hanno subiti appena 7: l’Inter è meritatamente in testa alla classifica”.
Quanto alla voce di mercato più battuta dai quotidiani sportivi negli ultimi giorni, c’è il possibile trasferimento di Andrea Pirlo all’Inter: un’eventualità che alle orecchie dei tifosi della Juventus suona come una beffa.
“Queste sono scelte strettamente personali – commenta Marotta -. Ma conosco Andrea per la grande serietà e per il grande attaccamento che ha avuto per i nostri colori. Per cui sono quasi certo che nel momento in cui gli arrivasse una proposta del genere non la accetterebbe”.
Infine, la chiusura ad Alessandro Del Piero: l’oggi 41enne ‘Pinturicchio’, difficilmente troverà spazio alla Juve:
“Alessandro fa parte della storia della Juve. Oggi però la Juventus ha una sua struttura dirigenziale, non ci dimentichiamo che nel nostro CdA c’è un grande ex come Pavel Nedved. Questo non toglie nulla a ciò che ha regalato Del Piero ai suoi tifosi e alla società, ma non so neanche quelle che sono le esigenze e i desideri di Alessandro per il futuro qualora decidesse di fare il dirigente o l’allenatore, sono considerazioni che spettano solo a lui…”.
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